Il tempo e l’avvento
La domanda è sorta spontanea, sprovvista di provocazioni premeditate, una necessità espressa a bassa voce “Tu come hai usato il tuo tempo? E che fai affinche’ altri non abbiano a sprecarlo?”. Sembrano domande banali, talmente è inusuale chiederci qualcosa sul tempo, il suo significato e senso ricercare. Eppure è il tempo che scandisce le nostre attese, speranze, il nostro futuro se saremo capaci di approfittare di quanto ci sarà concesso. E’ un perfetto sconosciuto, un ospite fastidioso, una presenza non sempre gradita, ci costringe a correre o rallentare, a farci a pugni quando non vogliamo aspettare e la fretta irrompe da cattiva consigliera. Non ne comprendiamo il valore, il ruolo, sebbene lo abbiamo incarcerato, ammanettato, ingabbiato in ogni suo minuto e per tutte le sue ore, quasi a volere magnificare la convenzione stipulata con il nemico più grande: quell’ignoto che ci incute timore, a volte persino terrore. Il tempo non è una semplice contrattualità, una comoda vedut