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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Costretto a subire le solite ragazzate

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Una signora mi ha detto che quanto accaduto in quel liceo, durante quella gita, è esageratamente folkloristico, inopportunamente sbandierato, negligentemente punitivo, perché a suo modo di vedere ci sono stati eccessi mediatici e di comunicazione in riferimento a un episodio che non è poi così grave. Non è successo nulla di eclatante, più semplicemente una goliardata, una presa in giro, né più né meno di un gioco. Una ragazzata come tante altre, una ragazzata come quelle che si fanno dalla notte dei tempi, una ragazzata da non prendere troppo sul serio, proprio per non farla diventare un caso che poi rischia d’esser irresponsabilmente replicato. Prima di risponderle ho davvero contato fino a dieci, per non incorrere in un surplus inadeguato di aggettivi e sostantivi di vecchio e nuovo conio. Ho sempre pensato che i nostri figli rappresentano quel che noi siamo come adulti e dunque anche come non volutamente maturi, dentro una sorta di antitesi al nostro ruolo genitoriale, di educa

Pasqua di risurrezione e di rispetto

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Forse il mondo ha ereditato il suo inizio dal rispetto per il pianto di un bimbo, per il bene che non è mai scontato, per le parole che chiamano per nome. Rispetto che non tradisce, mai scompare,