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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

Bullismo contemporaneo

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 Ora che i riflettori sono stati spenti e la grancassa mediatica ha smesso di emettere suoni scomposti, forse adesso sarà possibile avere memoria con maggior delicatezza e buon senso di quei giovanissimi che hanno deciso di abbandonare per sempre i banchi di scuola, gli amori, i sogni e le speranze. Forse sarà possibile consegnare il giusto valore alle parole, quelle che non intendono farsi condizionare dalle altre più altisonanti, scagliate per creare una labirintite artificiale, quelle parole che non chiariscono mai  le responsabilità individuali, che non stanno sulle labbra dell’intrattenitore di turno, o sulla battuta pronta di chi vuol rimanere dietro le quinte del dolore, escludendo la possibilità di una via di emergenza che non di rado salva la vita. Qualcuno intende cavarsela additando la scuola un ammasso informe di linee didattiche, spesso contrapposte alle relazioni importanti che fanno crescere. La famiglia un ibrido travestito di buone intenzioni. I giovani una trib

La partita truccata del gioco d’azzardo

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 E’ sempre più ricorrente l’impatto con le parole più omologate quando entriamo nel merito del grande raggiro del gioco d’azzardo. Più cittadini ripetono che per risolvere il disagio, la disperazione provocata dal gioco e dalle sue puntate, la sola opzione per annullare il gap tra distruzione e ricostruzione umana, sta nel vietare il gioco di azzardo in ogni sua esplicitazione. Senz’altro vietare il gioco patologico, che ingenera devastazione e miserie umane, induce a riformulare stili di vita diversi e più consoni.  Ma il problema vero per cui non c’è un corretto intendimento sociale, sta nella differenza che intercorre tra vietare un diritto acquisito, e vietare qualcosa che danneggia la salute di ogni individuo. Tutta la partita si gioca in questa in-coerenza. Non è contro il cittadino imprenditore che bisogna scatenare il finimondo, egli non commette alcun reato, né infrange una norma, tanto meno una legge statuale. Lo scontro in essere investe la salvaguardia di un d