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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

La sicurezza non è uno slogan

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Ci sono le nuove elezioni in vista di arrivo, dunque i consigli dei ministri che durano la frazione di un minuto, le contumelie recitate male, i proclami roboanti come la botta di un obice. Ci sono insomma le rivendicazioni di ognuno e di ciascuno a seconda della propria casacca, per quanto riguarda le ragioni che risolvono e non vestono abitucci da effetto spostamento, ci sarà tempo domani, oppure nelle prossime elezioni. Sul carcere c’è un dispendio di intuizioni e creatività a dir poco sbalorditive, le ricette per guarire il malato penitenziario sono molteplici e miracolose, come quelle usate con i migranti o rifugiati che dir si voglia, con gli operai licenziati, con gli altri dimezzati in lista di attesa, infine con i giovani, permanentemente in retrovia, arenati al palo dell’attesa più vana. Costruire nuove carceri, sulla terraferma, in mezzo al mare, magari, perché no, su qualche pianeta sconosciuto come lo è per molti il carcere italiano. Pena certa, pena che non concede t

Normale anormalità

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Si spara, si accoltella, si aggredisce, senza fare una piega, nella più desolante normalità. Una vera e propria a-normalità, ben vestita di giustificazioni, di attenuanti, di indifferenza ubriaca di falso moralismo, di buonismo venduto al miglior offerente. Un giovane, un adolescente, a pochi passi da un’adultità purtroppo disacerbata, taglia la faccia a una insegnante, a una donna, alla propria docente, le affetta una guancia con la lama di un coltello. In questa nuova puntata sul bullismo, ma che bullismo proprio non è, tutt’altro, la comunicazione permane un soggetto privato del complemento oggetto, l’informazione costantemente manipolata dalle suggestioni, piuttosto che dalle spiegazioni oggettivamente riscontrabili. Diciassette anni non sono proprio pochi, non sono proprio anni ciechi, neppure anni irrisolti, neanche somigliano ai tredici anni domiciliati al rifiuto delle regole. Diciassette anni hanno prossimità con la maggiore età. Colpisce e tramortisce la “normalità” co