Pasqua e bombe
Gesù dovrebbe rifiutarsi di risorgere La Croce indica le tante tragedie che ci colgono impreparati, nelle catene delle addomesticazioni, delle abitudini stanche alle prigionie dell’anima. Le bombe stanno ai chiodi inaccettabili, documentata incoffessabilità delle strategie più disumane, statistiche accantonate di chi cade, di chi muore, di chi sopravvive violentato. Pasqua è riconciliazione, è riparazione, è offerta di riscatto nello stretto di ogni più remota possibilità, è slargo prospettico che non ci fa dimenticare quanto è avvenuto per il nostro delirio di onnipotenza e per la nostra ipocrita capacità di commiserazione. Corpi dilaniati, violati, in nome della democrazia che veste i panni degli interessi, dei confini ad aprire e chiudere, priva di giustezza l’idea della pace nella guerra sbagliata di ieri, come in quella di oggi dal collare sgargiante. Pasqua è spinta forte all’attenzione, è fermata che ci chiede senza riserve di credere in noi stess...