Violenza appresa e messa in pratica
Articolo sulla violenza giovanile Due giovanissimi sopra il treno che li riporterà a casa dopo una giornata di studio o divertimento, stanno rannicchiati in un angolo, stretti come due cuoricini sovrapposti, come quelli che impazzano su facebook, amori belli, amori cari, amori spesso dis-educati. Un ragazzo e una ragazza identici a tanti altri, con le scarpe slacciate, qualche percing e tattoo di troppo, incarnano la voglia di trasgressione, dove le passioni non sono ”quasi” mai subordinate alle regole, sono passioni imbizzarrite che non conoscono il morso del freno, il rispetto della fermata, dell’accesso consentito dalla ragione. Arriva il controllore, fa il suo mestiere che poi è il suo dovere, chiede i biglietti, ma non ha riscontro alla sua richiesta, neppure a quella con cui chiede i documenti per redigere la multa, sanzione legittima nei riguardi di chi ha pensato di essere più furbo, e come dice chi sta scrivendo, che non è un saggio cinese: i dazi si pagano sempre, sopra